SINOSSI
“Un brutto essere umano ha dato vita a un altro brutto essere umano:
questa è la storia mia e di Sophie…
Sophie mi detesta, e io vorrei non averla mai messa al mondo.”
Danielle è una donna ricoverata in una clinica privata dopo il terzo tentativo di suicidio.
Odia sua figlia Sophie, con la quale non è mai riuscita a costruire un rapporto e per questo si è inflitta un silenzio inviolabile, relegandosi in un mondo chiuso e sterile, senza reazioni, senza bisogni, senza futuro.
La psichiatra che l’ha in cura però non vuole rassegnarsi a perderla e la convince a tentare almeno di mettere per iscritto i suoi pensieri.
Sono la madre di Sophie…
Sophie è nata a Parigi…
Sophie ha una bambina…
Sophie ha divorziato un anno fa…
Tanto basta alla psichiatra per comprendere che Danielle è ancora totalmente assorbita dal ruolo di madre, a tal punto e così enigmaticamente, da considerare sua figlia come una figura invasiva e lacerante nella sua attuale realtà.
Intanto Danielle, con estrema fatica ma in modo sempre meno sconnesso e sempre più emotivamente coinvolgente, riesce a trovare le parole per spiegare e capire le radici del suo disagio, del suo male di vivere, del suo desiderio di morte. L’infanzia isolata e difficile, un matrimonio affrettato e la gravidanza non scelta consapevolmente ma subìta, la rottura con suo marito, le crescenti difficoltà di rapporto con Sophie, l’abisso d’incomprensione e d’intolleranza spalancatosi tra loro…
Il lento processo di autoanalisi sollecitato dalla psichiatra viene però minato da alcune inaspettate, deflagranti visite di Sophie: la ragazza s’ostina a considerare sua madre non come una malata, ma come una figura psicologica reale. Interagisce senza filtri, senza pietà. Così grande è l’ostilità tra le due donne, ancora così aperte si mostrano le ferite del loro rapporto, da accecare la figlia e far ricadere nel baratro della solitudine la madre.
Un giorno, in occasione del suo trasferimento ad un’altra clinica, Danielle scappa.
Si perde per Parigi, vagabonda sotto la pioggia, acconsente ad un rapporto d’amore con un estraneo incontrato davanti ad una gioielleria. Viene poi abbandonata in strada.
La ritrovano due giorni dopo sotto un portico, spossata e febbricitante.
Compiuto il trasferimento nella nuova clinica, Danielle cerca disperatamente un modo per togliersi la vita, quando viene però raggiunta da un’inattesa notizia, che sebbene tragica e dolorosissima, invece gliela cambierà…
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